Tabernacolo di San Francesco

Nel 1926 si celebrò solennemente il settimo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, ricorrenza particolarmente sentita nel Mugello, terra di antica attività francescana e nella quale il Terz’Ordine francescano contava una presenza radicata e consistente. Nell’ambito delle numerose iniziative prese a Borgo San Lorenzo per quell’occasione fu realizzata anche questa monumentale edicola, eretta nel cuore religioso del paese, tra la chiesa di San Lorenzo ed il cinquecentesco monastero domenicano femminile di Santa Caterina.

 

Fu solennemente inaugurata il 4 ottobre 1926 e la sua realizzazione si deve interamente alla Manifattura Chini ed ai suoi collaboratori. Essa è costituita da una nicchia rivestita di piastrelle dalla notevole efficacia decorativa, ricavata nella parete del monastero di Santa Caterina, nella quale è collocata la statua in ceramica di San Francesco.

 

La parete circostante è decorata con pitture, il lupo e l’agnello, e ceramiche raffiguranti soprattutto gli stemmi delle più importanti famiglie della zona, mentre una tettoia rivestita nella parte inferiore con formelle ceramiche, dalla quale pende una bellissima lampada in ferro battuto, copre il complesso. Probabilmente, per la esecuzione del manufatto si utilizzò lo spazio precedentemente occupato da un monumento riferito alla prima guerra mondiale, del quale rimane ancora oggi la piccola cancellata in ferro battuto, e riferibile anch’essa alla Manifattura Chini, data la presenza della caratteristica decorazione a linee spezzate.

 

Quest’opera assume il significato di un vero e proprio repertorio delle numerose possibilità produttive della Manifattura e della famiglia Chini, configurandosi come un lavoro di bottega (inteso nel suo significato più alto), nel quale ogni componente svolge un determinato compito. A Chino, infatti, si deve la progettazione dell’intera struttura, mentre Tito eseguì le decorazioni pittoriche. Al giovane Augusto, altro figlio di Chino, spettano le parti scultoree, tra cui primeggia la sobria statua del Santo d’Assisi.

 

Ma alla realizzazione del tabernacolo parteciparono anche Dino Chini nella parte pittorica, Emilio Maestrini, che eseguì le opere di falegnameria, e O. Cipriani che si occupò di quelle di muratura. L’iscrizione celebrativa, dettata dal padre cappuccino Epifanio, fu incisa sulla lapide da Cesare Squarcini.

 

L’edicola, piuttosto seriamente danneggiata dagli anni e dagli agenti atmosferici, soprattutto nelle parti dipinte, è stata restaurata nel 1989 da Augusto Romagnoli, ex decoratore della manifattura Chini, a cura del Lions Club Mugello. Accanto alla porta di accesso al monastero di Santa Caterina si trova la targa commemorativa del centenario francescano, il cui modello si deve ad Augusto Chini.

 

Percorrendo Via San Francesco, sulla facciata della Cappella del monastero di Santa Caterina si può osservare una lunetta in ceramica policroma raffigurante L’incontro fra San Francesco e San Domenico. L’opera nella quale risaltano le figura dei due Santi su un fondo dorato, presenta una fascia decorativa col motivo a linee spezzate ed è anch’essa riferibile alla produzione delle Fornaci San Lorenzo per le celebrazioni francescane del 1926.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it